Tre anni dopo il ritorno dei talebani in Afghanistan i diritti delle donne sono ancora negati

 



Sono passati tre anni da quando, il 14 agosto 2021 i talebani hanno ripreso il controllo dell' Afghanistan. Da allora nonostante gli iniziali proclami di maggiore apertura e moderazione, sono state emesse oltre settanta direttive per limitare la libertà delle donne. Proprio in questi giorni i talebani hanno proclamato la nuova legge che le comprende tutte emanata dal Ministero per la prevenzione dei vizi e la Promozione della virtù. Si tratta di trentacinque articoli che riguardano i diritti e le libertà delle donne imponendo severe norme sul loro comportamento in pubblico e in privato.  

Le donne devono coprire il corpo e il viso quando sono in pubblico, non possono cantare o recitare ad alta voce, non possono accedere alla contraccezione, non possono allontanarsi senza essere accompagnate da un uomo della loro famiglia, non possono andare dal parrucchiere, le palestre, i centri estetici, i parchi cittadini e i parchi di divertimento. Da marzo 2022 alle ragazze afghane è stato proibito di andare a scuola e frequentare le scuole secondarie e sono state sospese le università. L' ultimo rapporto di UN Women sull' Afghanistan mostra come molte ragazze di età scolare scolare ora sono a casa. Rimangono aperte sono le scuole primarie ma le iscrizioni sono diminuite a causa di norme sociali, problemi di accesso e preoccupazioni per la sicurezza. 

Anche il lavoro femminile è stato fortemente limitato e ostacolato. Secondo UN Women, sebbene alcune donne lavorino ancora, le loro opzioni di impiego sono limitate a quelle approvate dal governo talebano, e socialmente accettate come il lavoro da casa in settori femminilizzati, come il ricamo o l' artigianato o in alcuni casi il lavoro come ostetriche. La facoltà di ostetricia infatti è una delle poche che rimane ancora accessibile, ma presto non ci saranno donne con un livello di istruzione per iscriversi. 

Tutto questo legato alla gravissima crisi economica e alla carestia che sta vivendo il Paese, ha un impatto notevole sulla salute fisica e mentale delle donne. Un recente sondaggio svolto dall' organizzazione afghana BISHANAW-WAWRA ha rivelato che l' otto percento delle intervistate ha dichiarato di conoscere almeno una donna o una ragazza che ha tentato il suicidio dall' agosto del 2021, il 68 percento ha dichiarato di conoscere donne o ragazze nella propria comunità che soffrivano di ansia e depressione, il sette percento ha dichiarato di conoscere donne che si facevano del male, il diciotto percento delle donne tra agosto e ottobre 2023 ha dichiarato di non aver incontrato una sola donna al di fuori del proprio nucleo famigliare negli ultimi tre mesi. 

Nonostante questa situazione disperata le donne afghane dimostrano una determinazione incontrollabile e sempre crescente secondo UN Women a partire dal semplice gesto di uscire di casa e gestire attività commerciali e organizzare la comunità per soddisfare bisogni essenziali e perseguire l' eguaglianza. 

A oggi il sostegno politico finanziario internazionale sta diminuendo, rimane dunque necessario mantenere l' attenzione a livello mediatico e agire a sostegno delle donne in modo cauto e mirato. 

Commenti

Post popolari in questo blog

La rettocolite ulcerosa: cos'è? La testimonianza di Giorgia Cirulli

Tayla Clement: la ragazza che non può sorridere

Violenza o informazione?