Google: ha introdotto la video ricerca si potranno chiedere informazioni semplicemente con un filmato


Google ha recentemente lanciato una nuova funzione che permette agli utenti di trovare informazioni su internet a partire dalla registrazione di un breve video. Questa innovazione offre agli utenti una modalità di ricerca del tutto inedita: si punta la videocamera verso un oggetto, si tiene premuto il circoletto con cui si fanno le foto nella modalità "Lens", si fa una domanda ad lata voce e si ottengono risposte pertinenti in pochi instanti. 

Disponibile sui dispositivi Android e Apple al momento la novità è che è utilizzabile solo in lingua inglese e solo in sette paesi: Stati Uniti, Regno Unito, India, Giappone, Indonesia, Messico e Brasile. In cui sono attive le cosiddette AI Overviews risposte gestite dall' intelligenza artificiale che compaiono prima dei risultati tradizionali. 

Le possibili applicazioni 

Nel video promozionale pubblicato su YouTube, si vede un ragazzo alle prese con un piccolo problema tecnico sulla sua macchina fotografica, inquadrata con il telefonino la leva inceppata, chiede al suo dispositivo perché non si muove correttamente e ottiene la risposta in pochi secondi.  

E' solo un esempio ma basta la fantasia per immaginare i possibili impieghi della nuova funzione: ci si può riprendere mentre si sta facendo attività fisica e domandare se gli esercizi sono riprodotti correttamente o casa bisogna migliorare. O magari fare un video di un piatto che si sta preparando chiedendo informazioni sul procedimento o sulla consistenza di un impasto, o ancora inquadrare un uccello su un albero e ottenere in pochi istanti tutte le informazioni relative a quella specie. 

Sempre più IA 

L' innovazione presentata da Google è solo l' ultimo step che stanno radicando sempre di più l' intelligenza artificiale nel sistema di ricerca online, sfruttando la capacità di interpretare e rispondere alle domande basate su input testuali, visivi e vocali. La novità sembra essere una risposta a OpenAI, creatore di ChaptGPT, che ha avviato la sperimentazione di una modalità di scansione nel web attraverso un chatbot chiamato forse con poca fantasia, SearchGPT. 
A inizio anno Google aveva già introdotto la possibilità di ottenere risultati generati dall' intelligenza artificiale in cima ad alcune tipologie di ricerche anche se questa novità si è presto rilevata un' arma a doppio taglio. 
A maggio, infatti erano piovute crtitiche per alcuni grossolani errori. 



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