Scoperto il più grande giacimento di terre rare d' Europa 8,8 milioni di tonnellate

 



E' stata rilevata da poco una straordinaria scoperta di un giacimento di terre rare da 8,8 milioni di tonnellate in Europa. Si trova in Norvegia, ha annunciato la scoperta del complesso Fen, alla base di un antico vulcano ormai spento. Siamo nella zona sudorientale del paese, in una regione dal paesaggio incantevole. Qui in questo angolo fi paradiso terrestre, è presente una vera ricchezza. Squadre di geologi e ricercatori hanno lavorato per mappare questo giacimenti che potrebbe ottenere anche più metalli di quelli che si pensa. 

Le terre rare contengono metalli ad oggi importanti e fondamentali per l' industria energetica. Metalli come neodimio, praseodimio sono importantissimi per la costruzione di motori elettrici e turbine eoliche

Questa scoperta potrebbe cambiare le carte in tavola anche per l' Europa, il nostro continente ad oggi è totalmente dipendente dalla Cina, dove importa tonnellate di terre rare che servono per l' industria energetica e l' automotive. Con lo sfruttamento di questo giacimento potrebbe almeno in parte finire la dipendenza dalla regione asiatica. 

Il più grande giacimento di terre rare in Europa si trova in Norvegia 

Ad oggi le terre rare sono dei materiali più difficili da scoprire e L' Europa non ne ancora prodotto un grammo, ma qualcosa potrebbe cambiare con il giacimento scoperto in Norvegia. 
La Rare Earth Norway (REN) ha dichiarato che nel complesso di Fen, un' area a un centinaio di chilometri da Oslo potrebbero esserci 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare. 
Le stime presentate da REM sono ancora preliminari, e quindi non ci sono garanzie sui volumi che potranno poi essere effettivamente estratti e processati. Si pensa possano essere anche di più. 
L' investimento è ingente si parla 880 milioni di euro per sfruttare il giacimento. Ma i benefici saranno molti di più. Innanzitutto si creerà occupazione rilanciando l' industria estrattiva in Europa, spesso considerata in declino negli ultimi anni. 

Addio dipendenza dalla Cina

Questa scoperta potrebbe rappresentare l' occasione per ridurre la dipendenza dalla Cina. Attualmente infatti la Cina è responsabile del settanta percento dell' estrazione globale delle terre rare. Nel 2022 Pechino si è affermato come il più grande fornitore di terre rare dell' Unione europea, rappresenta il quaranta percento delle importazioni. 
L' Agenzia Internazionale dell' Energia (IEA) aveva avvertito che l' attuale offerta di terre rare non è tuttavia sufficiente a soddisfare la domanda necessaria per la trasformazione del settore energetico.
La Rare Earth Norway (REN) intende quindi continuare i lavori di esplorazione presso il complesso di Fen, con ulteriori perforazioni. L' azienda si concentrerà sul primo sviluppo della prima fase dell' estrazione mineraria in linea con gli obbiettivi del Critical Raw Material Act dell' Unione europea che mira a estrarre almeno il dieci percento della domanda annuale di terre rare dall' Unione Europea entro il 2030. 
L' obbiettivo ultimo della società norvegese è quello di poter creare una filiera completa, che parte dalla miniera e giunga alla produzione del magnete a basso impatto ambientale. 
E se in molti potrebbero obbiettare che la Norvegia non è un paese dell' Unione Europea, è anche vero che questo paese a uno status privilegiato poiché appartiene allo Spazio Economico Europeo e quindi sarebbe l' Europa il suo primo cliente basta vedere come sia diventato il fornitore più importante di gas da quando L' Unione Europea ha raffreddato i rapporti con La Russia. 




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