Abbattere i lupi sarà un boomerang per gli altri allevamenti

 


Alla vigilia della Giornata Mondiale dei diritti degli animali, il WWF ricorda come gli abbattimenti dei predatori apicali, come il lupo non risolveranno il conflitto con gli allevatori e non diminuiscono le predazioni sul bestiame. 

Questo è l' allarme che il WWF Italia rilancia, oggi a seguito dell' approvazione definitiva del declassamento del lupo a "rigorosamente protetto", votata pochi giorni fa dal Comitato Permanente della Convenzione di Berna. Un declassamento che dovesse compiersi l' interno iter burocratico che si concluderebbe con la modifica della direttiva Habitat, ha il sapore di un ritorno al passato, quando fino a mezzo secolo fa i lupi venivano uccisi ed esposti come prede da caccia. Una decisione che va contro il parere degli esperti e della scienza che si ritorcerà contro gli stessi allevatori. Da "destinatari" della scelta tutta politica potrebbero divenire insieme al lupo le vere vittime del provvedimento. Il declassamento come dimostrato da diversi studi scientifici, non diminuirà infatti le predizioni sul bestiame nel lungo termine. 

Un Boomerang sotto ogni punto di vista

Gli abbattimenti, compatibili con la nuova classificazione del lupo, possono provocare la destrutturazione sociale dei branchi per la morte degli individui dominanti. Questo aumenterebbe un aumento della predazione locale sul bestiame domestico non adeguatamente custodito. L' aumento di individui solitari a discapito di nuclei famigliari stabiliti può avere effetto anche a livello ecologico. Può comportare una minore efficacia del lupo nel controllo della popolazione di ungulati selvatici. Questi ultimi se sovrabbondanti danneggiano le colture e il sottobosco.  

L' abbassamento dello stato di protezione del lupo, inoltre può diffondere un messaggio di minore gravità degli atti di bracconaggio a danno della specie. Potrebbero quindi aumentare le uccisioni illegali che già colpiscono centinaia di lupi ogni anno in Italia. Inoltre l' applicazione delle disposizioni consentiranno l' abbattimento dei lupi sarà sicuramente oggetto di contenzioso amministrativo. Questo già in un settore già oggi fortemente caratterizzato da ricorsi giudiziari.  

Alcuni studi dimostrano che anche abbattimenti di interi branchi non hanno effetti a lungo termine. I dati evidenziano che anche in aree ad elevati tassi di prelievi di lupi spesso le predazioni sul bestiame diminuiscono solo per un breve periodo appena successivo agli abbattimenti. Se il contesto ambientale è infatti idoneo alla presenza della specie, altri lupi colonizzeranno quell' area e senza adeguata prevenzione il conflitto si riaccenderà. 

L' impegno e le soluzioni del WWF

Il WWF sottolinea come le misure più efficaci per mitigare il conflitto con le attività zootecniche sono l' utilizzo di cani da guardiana, di ricoveri notturni per il bestiame e recinzioni i elettrificate nelle aree di pascolo. Per ottenere una maggiore efficacia la migliore soluzione è la combinazione di diverse strategie di prevenzione
Gli abbattimenti dei lupi come soluzione ali attacchi di bestiame sono una soluzione ma possono in alcuni casi aumentare localmente le predazioni sul bestiame domestico ha dichiarato Isabella Pratesi, direttore conservazione del WWF Italia, ad esempio la destrutturazione sociale dei branchi causata degli individui dominanti può portare i giovani lupi oramai solitari a dirigere le proprie preferenze verso altri animali da reddito non custoditi, più facili da predare. Questo può generare una situazione apparentemente paradossale ma reale che vede allo stesso territori meno lupi ma più danni al comparto zootecnico. Une beffa e una buglia che ci riporta indietro di decenni. 
Come WWF continueremo a lavorare con le comunità per favorire una coesistenza con mezzi di prevenzione e campagne educative. Si tratta di uno sforzo necessario che portiamo avanti da anni anche per un' altra specie iconica dell' Appennino, l' orso bruno marsicano. Il lupo merita rispetto, come anche le altre comunità locali alle quali non va raccontata la favola del lupo "cattivo", ma la verità della scienza.  


Commenti

Post popolari in questo blog

Tayla Clement: la ragazza che non può sorridere

Violenza o informazione?

Louise Butcher: corre la maratona di Londra a petto nudo per sfidare lo stigma che circonda la mastectomia