La Danimarca pianterà 1 miliardo di alberi e convertirà il dieci percento dei terreni agricoli in foreste
La Danimarca convertirà il dieci percenti dei suoi terreni agricoli in foreste e habitat naturali nel tentativo di ridurre l' uso di fertilizzanti che ha provocato un grave impoverimento di ossigeno nelle sue acque e la perdita di vita marina.
E' tra i Paesi con la intensa coltivazione al mondo, con quasi due terzi del territorio agricolo, ma ora in base all' accordo che la rende anche il primo paese a imporre una tassa sul carbonio all' agricoltura, la Danimarca tira il freno e decide di piantare un miliardo di alberi su molti di quei terreni agricoli nei prossimi venti anni.
Riconvertire il dieci percento dei terreni destinati all' agricoltura in foreste e habitat naturali nei prossimi due decenni è assolutamente necessario se si vuole ridurre l' uso di fertilizzanti.
La natura danese cambierà in un modo che non abbiamo mai visto da quando le zone umide sono state prosciugate nel 1864, ha detto Jeppe Bruus, capo del Ministero tripartitico dei verdi della Danimarca, creato per attuare un accordo verde raggiunto a giugno tra gli agricoltori, l' industria, i sindacati e i gruppi ambientalistici.
In base all' accordo, 43 miliardi di corone sono stati stanziati per l' acquisto dei terreni degli agricoltori nei prossimi due decenni, ha detto il Governo in quello che ha definito " il più grande cambiamento nel panorama danese in oltre 100 anni".
Ad oggi le foreste danesi coprono 14,6 percento della superficie del Paese e per i prossimi anni si prevede di aggiungere altri 250 miliardi di ettari, e in più altri 140 miliardi di ettari di aree naturali al posto delle attuali coltivazioni a basso costo.
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