Il fondale oceanico produce "ossigeno oscuro" è una scoperta sorprendente



 L' ossigeno è uno degli elementi fondamentali per la vita sulla Terra come la conosciamo oggi, fin dal suo arrivo trionfale nell' atmosfera del pianeta, avvenuto circa 2,5 milioni di anni fa porto con sé l' estinzione di molte forme di vita anaerobiche, per il quali il gas che espiriamo è tossico. Rimangono dubbi su questa comparsa improvvisa, finora la teoria accettata era che l' ossigeno fosse comparso in atmosfera grazie all' azione di organismi fotosintetici. 

Un nuovo studio pubblicato su Nature Geoscience, però mette in discussione quest' idea, perché il team della Northwestern University che ha condotto ha individuato delle rocce che sono in grado di ridurre ossigeno anche in assenza totale di luce. E' stato infatti ribattezzato "ossigeno oscuro" .

L' ossigeno oscuro 

La scoperta di questo "dark oxygen" che viene prodotto dove non c'è luce solare e dunque la fotosintesi non funziona, è avvenuta quasi per caso, e ci è voluto un decennio perché il team si convincesse di essere di fronte a un fenomeno che valeva la pena investigare. 
Dieci anni fa, infatti durante un l' esplosione di campioni delle montagne sottomarine nella zona di Clarion-Clipperton, nel Pacifico, i ricercatori notarono che i loro strumenti segnalavano la presenza di ossigeno nei campioni raccolti nel fondale. Al tempo il team pensò a un problema tecnico, ma ulteriori analisi anche con strumenti diversi, hanno rivelato loro che non c'era errore, i campioni raccolti, dei noduli polimetallici contenevano davvero ossigeno. 

Le origini della vita?

Come fanno delle rocce sottomarine a produrre ossigeno? La risposta è che lo ricaviamo dall' acqua. Tra i metalli che compongono i moduli ci sono una serie di minerali come nickel, cobalto e manganese che vengono utilizzati nella produzione di batterie, e questi noduli sono in grado se immersi in acqua marina, di produrre l' elettricità, poca se proviene da un singolo nodulo ma quando diverse rocce si trovano vicine possono andare "in serie", e amplificare questa corrente. La quale a sua volta contribuisce alla rottura dell' acqua e alla liberazione di ossigeno, è dunque possibile che la vita nata non in superficie, grazie alla luce del sole, ma al fondo degli oceani e grazie a rocce elettriche. 




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