LA SORPRENDENTE CRESCITA ECONOMICA ED ENERGETICA DEL CILE

 


La comunità internazionale degli investitori sta attenzionando il 
modello economico del Cile per la crescita economica nazionale che ha consegnato dati e analisi interessanti. InvestChile, l’Agenzia per la promozione degli investimenti esteri in Cile, ha chiuso la prima metà del 2024 con 34,5 miliardi di dollari Usa nel suo portafoglio progetti, composto da 405 iniziative in diverse fasi di sviluppo. Il ministro dell’Economia Nicolás Grau ha riportato che questi risultati riflettono l’eccellente lavoro svolto da InvestChile in collaborazione con diversi ministeri, promuovendo le opportunità disponibili in Cile e l’immagine globale del Paese come partner affidabile. Le aziende straniere che hanno ricevuto supporto dall’agenzia hanno concentrato principalmente gli investimenti in tre settori: Energia, con 17,5 miliardi di dollari Usa; Estrazione mineraria, con 6,4 miliardi di dollari Usa e Servizi globali, con 5,5 miliardi di dollari Usa.

La crescita economica è il frutto anche di innovative politiche infrastrutturali, in aumento del 72 per cento nel 2024 e con un fatturato calcolabile intorno ai 3,6 miliardi di dollari Usa. Il Cile sta puntando su importanti strategie per consolidare la propria posizione di leader internazionale nel comparto dell’energia pulita, sulla filiera dell’idrogeno verde sull’estrazione dei minerali essenziali. I progetti legati alla filiera dell’idrogeno guidano il settore energetico, con 29 iniziative imprenditoriali per 4,7 miliardi di dollari Usa, superando per la prima volta i progetti di generazione solare ed eolica. Il Cile, inoltre, è uno degli Stati più ricchi al mondo se si guarda alle riserve idriche a sua disposizione: si affaccia sull’Oceano Pacifico e possiede infinite distese di ghiaccio nella parte centrale e in quella meridionale.

La sua costa, lunga circa 4.200 chilometri, presenta molti climi differenti, a nord, aree desertiche, al centro un clima mediterraneo e, a sud, un clima oceanico. Oggi si nota in maniera evidente come questi climi si stanno “estremizzando” e il Governo punta alla transizione energetica che appare più avanzata che nella maggior parte dei Paesi dell’America del Sud. La combinazione di una geografia variegata, di risorse importanti, delle aspettative dell’opinione pubblica e della volontà politica ha favorito l’introduzione di numerose misure negli ultimi decenni. Nel luglio del 2022 il Cile ha adottato la prima legge quadro sul clima che prevede il raggiungimento di emissioni zero entro il 2050. Questa legge fissa anche un obbiettivo nel campo delle energie rinnovabili: dovranno rappresentare l’80 per cento della produzione di elettricità nel 2030 contro il 60 per cento del 2022 (30 per cento idroelettrica e 30 per cento eolico e solare). La legge prevede anche la chiusura delle centrali a carbone entro il 2040. Il Paese sta attuando un’importante strategia anche in rapporto alle terre rare. La strategia nazionale per il litio presentata dal presidente Gabriel Boric nell’aprile del 2023 intende mettere lo Stato cileno al centro dell’industria cilena del litio. La progettualità delle istituzioni nazionali fa dello sviluppo della catena di creazione di valore del litio uno dei suoi assi strategici. Al di là della sola esortazione del minerale, si tratta soprattutto di sviluppare la raffinazione, lo sviluppo dei procedimenti elettrochimici e la produzione di precursori per le batterie elettriche.

Fonte: L'Opninione.it
A cura di Domenico Letizia 

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