La NASA ha appena risolto il mistero di Urano dopo quarant' anni

 



Nel 1977 la Nasa ha lanciato due sonde nello spazio per arrivare ad esplorare il sistema solare esterno e possibilmente quello che c'è oltre. Durante il loro viaggio Voyager 1 e 2 sono passate nei pressi di Urano, raccogliendo dati e immagini, per poi rinviarle alla Terra

Tra le nuove informazioni che ci sono arrivate c'è una che è rimasta misteriosa per lungo tempo è che riguardava l' inspiegabile "aura" radioattiva del pianeta, eppure non c' era traccia di particelle energizzanti e di una fonte che potesse creare quella condizione. 

Il mistero di Urano 



La navicella spaziale ha visto Urano in condizioni che si verificano solo il quattro percento delle volte, ha detto in una nota Jamie Jasinski, un fisico della NASA che guidato la nuova ricerca pubblicata su Nature Astronomy
Lo studio dei vecchi dati della Voyager ha scoperto che un vento solare estremo un flusso di particelle separate dal Sole ha avuto un impatto sui dintorni di Urano e ha creato l' episodio anomalo. 
Quando il vento solare ha colpito la magnetosfera di Urano, l'ha compressa e ha sputato fuori il plasma gas caldo composto da particelle  caricate elettronicamente, che circonda naturalmente Urano. Invece, il vento solare ha iniettato le proprie particelle nelle fasce di radiazione attorno a Urano era così irradiato, ma non sembrava avere un ovvia fonte di radiazioni. 
Non sono previste missioni su Urano nell' immediato futuro, anche se il pianeta a 2,9 chilometri di distanza è considerato un obbiettivo prioritario per una futura missione della NASA.
Nel frattempo le sonde Voyager continuano i loro rispettivi viaggi attraverso lo spazio interstellare, fino a quando i loro strumenti non si spegneranno. Sono e saranno un bel po' gli oggetti artificiali più lontani dalla Terra. 



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