TikTok blocca l' hashtag #SkinnyTok dopo le richieste dell' Ue: contenuti malsani sulla perdita di peso
Ragazze magrissime che mostrano orgogliose le gambe scheletriche e i fianchi sottilissimi, che propongono diete estreme e trucchi per dimagrire velocemente. Il Trend #SkinnyTok è diventato così popolare che desta preoccupazioni della Commissione Europea e dal regolatore dei contenuti digitali francese Arcom. Su loro richiesta TikTok ha deciso di bloccare l' hashtag a livello mondiale poiché è collegato a contenuti malsani sulla perdita di peso. La mossa è un più ampio tentativo della piattaforma della proprietà della cinese ByteDance di creare un ambiente più sicuro per i minori, anche se le violazioni dell' UE del Digital Service Act son ancora in corso. Ora se si prova a cercare l' hashtag #SkinnyTok viene fuori un avviso che prova ad aiutare chi potrebbe avere problemi psicologici relativi al proprio aspetto a chiedere un aiuto. Così come succede per altri hashtag relativi ad argomenti sensibili come il suicidio o autolesionismo.
Rimane comunque una goccia in mezzo all' oceano quella del blocco di #SkinnyTok. Tolto un hashtag ne vengono creati altri mille. Ancora una volta corpi femminili scheletrici malsani sull' alimentazione.
TikTok negli ultimi anni ha intrapreso molte iniziative per tentare di arginare questa tipologia di contenuti. Un esempio è il blocco di alcuni filtri di bellezza per chi ha un account per minori di diciotto anni, che possono creare effetti psichici disturbanti sulla percezione del proprio aspetto. L' ultima novità in ordine di tempo è la personalizzazione del Feed per Te, con strumenti per gestire gli argomenti che appaiono e filtri avanzati per parole chiave. La sfida più grande è quella di identificare i minorenni in modo certo: al momento la verifica dell' età e un' autocertificazione, che poi viene accertata attraverso strumenti di intelligenza artificiale che provano a capire in base ai contenuti pubblicati e ai comportamenti chi ha mentito sulla propria età. Il problema è condiviso dalle altre piattaforme come Instagram. E infatti Meta ha chiesto che siano i distributori di App come Apple e Google tramite i loro store a trovare una soluzione universale per tutti.
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