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  La rage application è uno dei termini diventati virali su TikTok, identifica uno stato di rabbia, causato da una profonda insoddisfazione personale, che sfocia in una voglia compulsiva di cambiare posto di lavoro. Se in un ufficio non si viene valorizzati, il lavoro è ordinario è svotato di senso si ricevono pressioni continue e scarse gratificazioni e molto facile scivolare nella sindrome del burnout. Invece, di ripiegarsi in sé stessi e cedere alla pressione, l a tendenza che sembra andare per la maggiore, almeno su TikTok rispende all' hashtag #rageapplication, che ha raggiunto quasi 6 milioni di visualizzazioni. Dopo il "quiet quitting" , che consiste nell' attenersi agli impegni previsti per preservare la propria salute mentale, sta prendendo piede su TikTok, soprattutto fra i giovani lavoratori, il fenomeno della r age application, consiste nel candidarsi a un numero smodato di offerte di lavoro, con l' obiettivo di lasciare una posizione, che non soddis

  La dipendenza da fumo coinvolge moltissime persone al mondo, sebbene i danni del vizio siano noti a tutti, le campagne per convincere i fumatori a smettere di fumare siano tantissime, non è facile abbandonare il vizio, soprattutto per le persone che fumano da molti anni, perché serve molto tempo all' organismo a disintossicarsi dalle sostanze chimiche contenute nel tabacco. A rafforzare la dipendenza si aggiunge, il ruolo che aggiunge la sigaretta nella vita, di un fumatore, perché fumare è un rito, un ' abitudine è un status di interazione sociale, un momento necessario della propria quotidianità. E' difficile distaccarsene, perché non basta la volontà per smettere di fumare, serve trovare lo strumento giusto, che sia davvero in grado di ridurre il consumo di sigarette, quello che non faccia ritornare indietro, come spesso capita ad esempio, con i cerotti alla nicotina o soluzioni alternative per l' abbandono del fumo, che non risultano abbastanza efficaci e defin

  Oggi, un tema considerato ancora, tabù e quando se ne parla ci si vergogna, come se ci fosse qualcosa di sbagliato, nel poterne discutere, perché abbiamo la tendenza a doverlo nascondere,   il fatto che ogni mese noi donne abbiamo le mestruazioni,   è considerato ancora, come qualcosa di sporco e di volgare, al punto di doverlo nascondere per non essere giudicate, oppure derise. Molto spesso si nascondono i sintomi che queste possono provocare, soprattutto per chi soffre di endometriosi e sono donne che, non vengono capite. La prima testimonianza scritta del ciclo mestruale risale all’ Antico Egitto, sui papiri di Kahun e di Ebers:  gli assorbenti erano dei tamponi di papiro ammorbidito che, venivano inseriti nella vagina per poi essere lavati da donne a cui, veniva assegnato questo compito. Il tema però nonostante la storia e il tempo, continua ad essere considerato come qualcosa di cui, non si può discutere e in questo le donne non vengono aiutate a sostenere questo problema, non c

Dal punto di vista sociale consideriamo il fatto di truccarsi, spesso associato a persone facili, ma difficilmente capiamo cosa si nasconde a livello psicologico. Infatti, nella storia il trucco è stato utilizzato, non solo per abbellire il viso, ma anche come strumento per rimarcare il proprio carattere, la condizione sociale ed economica, attraverso segni e simboli specifici. Il nostro volto è il nostro biglietto da visita Il volto, dice molte cose su di noi. Dietro al make- up possono nascondersi caratteristiche della nostra personalità e del nostro carattere, che vengono fuori, a secondo di come trucchiamo gli occhi, le labbra, il viso e dai colori che utilizziamo. Il trucco può enfatizzare o ridurre alcune caratteristiche caratteriali e somatiche I l trucco può essere considerato, come una maschera che utilizziamo per nascondere alcuni difetti del nostro viso, magari per paura di essere sotto giudizio costante delle persone.  Per la maggior parte delle donne truccarsi è un modo

  E' difficile prendere coscienza delle proprie difficoltà e dei propri limiti, ognuno di noi possiede tante potenzialità e tante qualità che spesso a volte neanche sa di possederle e ognuno di noi possiede dei limiti oltre il quale non riesce ad arrivarci. Il problema risiede proprio nell' autocritica che abbiamo troppo spasso verso noi stessi, siamo talmente focalizzati dal sentirci inadeguati e distorcere sempre la realtà e sabotare situazioni che potremmo affrontare con meno difficoltà , perché ognuno di noi è un essere umano che può commettere errori o non essere un piccolo genio, ma possedere un talento che insabbia senza neanche rendersi conto. Ogni persona a un valore a sé I paragoni se non positivi volti a un miglioramento di noi stessi, esistono solo per auto-sabotarsi, nella società moderna c'è una grane confusione tra l'essere e l'apparire tanto che molto spesso i nostri desideri sono molto più legati all' essere che all' apparire. Nasce ormai,