Potrebbero esistere sei tipi di depressione che rispondono in modo diverso ai farmaci
Le scansioni celebrali permettono di rintracciare sei diversi schemi di attivazione tipica nei pazienti con ansia a depressione. I trattamenti contro la depressione seguono in genere un approccio generale universale, che non distingue da caso a caso, che però non riesce ad arrecare benefici a circa un terzo dei pazienti apparentemente insensibili alle cure. In futuro potrebbe non essere più così, grazie a una scoperta di team di scienziati della Stanford Medicine.
Dalle analisi delle attività celebrali dei pazienti sarebbe infatti possibile distinguere sei diversi tipi di depressione, rispondenti a schemi di attivazione delle aree colpite da questa condizione. Perché è importante? Perché i diversi profili rintracciati sembrano rispondere in modo diverso alle terapie farmacologiche e non proposte contro questa malattia. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature Medicine.
Punti in comune
A ciascuno il suo
Cure personalizzate
Per quanto riguarda ne sappiamo, questa è la prima volta che siamo stati in grado di dimostrare che la depressione può essere spiegata da diversi disturbi del funzionamento del cervello, spiega Leanne Williams, autrice dello studio. Quello che dimostriamo con questo lavoro è un approccio di medicina personalizzata per la salute mentale basate su misure oggettive della funzione celebrale. Prendere la mira in modo più preciso sul tipo di trattamento da usare potrebbe migliorare le condizioni di un numero maggiore di pazienti.
Commenti
Posta un commento