Che cos' è la cooling poverty e perché la società non può non fare i conti con il cambiamento climatico

 



Nella notte tra il 10 e l' undici di agosto la stazione meteo automatica posizionata al Colle Major a 4.750 metri sul livello del mare, poco sotto la cima del Monte Bianco che misura 4.805 metri è rimasta sopra lo zero termico per trentatré ore consecutive. Valori eccezionali alti che sono stati registrati per periodi più limitati anche il cinque di agosto, cinque ore consecutive. Effetto del cambiamento climatico, sempre più evidente anche ad alta quota dove i ghiacciai perenni sfuggono sempre di più a fatica al processo di scioglimento, e che inevitabilmente si ripercuote su chi vive nelle aree più calde e povere del pianeta. 

Le conseguenze della crisi climatica sono strettamente connesse con un tema di giustizia sociale perché approfondiscono differenze già presenti e creano nuove sacche di povertà, come dimostra il fenomeno chiamato cooling poverty. 

Che cos' è la cooling poverty?

Questa nuova definizione che si potrebbe tradurre in "povertà da raffreddamento" consiste in una nuova forma di vulnerabilità che riguarda le difficoltà, per chi abita nelle fasce più calde del Pianeta vale a dire milioni di persone nel mondo, di accedere a fonti di raffrescamento quali aria condizionata, climatizzatori, deumidificatori, o comuni ventilatori. Uno dei paesi a pagare le conseguenze più dure è il Pakistan, come ha ricordato in un recente reportage il New York Times a fine giugno nella città di Karachi, sono morte oltre cinque mila persone a causa del caldo torrido, aggravato dall' interruzione di corrente elettrica e dall' alto tasso di umidità che ha fatto percepire temperature fino a 49 gradi. Città come forni a cielo aperto dove è impossibile trovare ristoro per le precarie condizioni della popolazione, per la quale persino un ventilatore è un lusso.  
A giugno sono stati mille e trecento i  mussulmani morti durante lo Haji, il tradizionale pellegrinaggio alla Mecca per cinque giorni in Arabia Saudita richiesto a ogni mussulmano abile almeno una volta nella vita. Le temperature erano così elevate che molti pellegrini non c'è l' hanno fatta e sono morti durante il viaggio. Intanto L' India sta attraversando una serie di ondate di calore peggiori della sua storia da oltre un mese. Queste drammatiche fotografie del mondo restituiscono un senso di profonda vulnerabilità che coinvolge a diversi livelli anche L' Italia. Dopo oltre un anno di siccità la Sicilia ha visto alcuni sparuti temporali estivi, ma nel frattempo molte coltivazioni sono andate perse per il razionamento dell' acqua, il bestiame è stato abbattuto e la terra è sempre più impoverita. 

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