Quanto vivono i gatti?



Molti proprietari si chiedono quale sia, la durata di vita media di un gatto. Sarebbe bello, se i nostri mici avessero una vita lunga quanto la nostra. Tuttavia, questo dipende da molti fattori, anche se ce ne prendiamo cura e per quanto la vita media sia aumentata nel corso degli anni, grazie al miglioramento della loro alimentazione, del loro stile di vita e anche perché, ce ne occupiamo maggiormente, dal punto di vista della salute, è comunque innegabile che le loro vite siano più corte rispetto alle nostre.  

1. Qual è la durata di vita media di un gatto?

Ci sono molto risposte in letteratura, ma si considera che la durata di vita media di un gatto si aggira attorno e varia dai 12-13 anni ai 16-17 anni. Ma questa, purtroppo è solo una stima, ci sono gatti che muoiono già a 8-9 anni, altri invece, da record che superano anche, i 20 anni. 

Esistono diversi fattori che stabiliscono quanto un gatto vivrà:

  • razza: ci sono razze più longeve di altre. I Maine Coon per esempio, hanno un' aspettativa di vita, decisamente inferiore, massimo di 10-13 anni, mentre la razza più longeva, è quella Siamese, con 15-20 anni. I gatti meticci hanno una durata di vita più lunga? In teoria, dovrebbero manifestare meno malattie ereditarie, rispetto ai gatti di razza pura, ma non è detto (magari hanno avuto la sfortuna di ereditare malattie gravi dai genitori).
  • genetica: anche la genetica vuole la sua parte. Se nel DNA di quel gatto, è stabilito che svilupperà una malattia renale, già a 6 anni, difficilmente quel gatto vivrà fino ai 17-18 anni. 
  • stile di vita: l' aspettativa di vita dei gatti che vivono i casa, è molto più alta di quello che vivono all' aperto. Questo perché, i gatti outdoor possono contrarre più facilmente malattie infettive, parassitarie o essere vittime di traumi. Il che significa che la durata di vita media di un gatto randagio sarà decisamente inferiore, rispetto alla durata di vita media di un gatto d' appartamento. Idem, per i gatti sterilizzati: tendenzialmente la durata di vita di un gatto sterilizzato è maggiore rispetto a quella di un gatto intero. 
  • alimentazione: anche l' alimentazione vuole la sua parte. Un gatto che viene alimentato correttamente, avrà maggiori possibilità di sopravvivenza e di avere una vita lunga e sana
  • cure preventive: anche le cura hanno la loro parte. Gatti portati regolarmente a visita dal veterinario, vaccinati e a cui sono applicati correttamente i prodotti antiparassitari del caso hanno maggiori probabilità di vivere vite più lunghe rispetto ai gatti trascurati e non curati.
  • fortuna: Ci sono anche, gatti che se pur alimentati con la migliore alimentazione possibile dal padrone, controllati minuziosamente e pur vivendo in casa, se hanno la sfortuna di ammalarsi da giovani, difficilmente avranno una durata di vita molto lunga. 


1.1 Le fasi di vita di un gatto


In generale, possiamo suddividere la vita di un gatto in varie fasi ( utile anche per capire, quale alimentazione commerciale somministrare loro) ;
  • gattino: lo si considera tale, dalla nascita fino a un anno di vita. Tuttavia, sterilizzandoli intorno ai sei mesi, ecco che bisogna passare, già a questa età ad un' alimentazione da adulti.
  • giovani adulti: li considera tali da 1 a 6 anni di vita. Sono gatti attivi e che giocano molto.
  • adulti maturi o semplicemente adulti: li si considera tali dai 6 ai 10 anni. Sono gatti un po' meno attivi rispetto a prima e un po' più sedentari. 
  • senior: li si considera tali, dopo i dieci anni di età ( anche se alcuni tipi di crocchette li considerano senior dopo i 7 anni di vita). Sono gatti tranquilli e sedentari, e maggiormente predisposti a sviluppare malattie. 

1.2 Come farli vivere più a lungo?


Volete aiutare il gatto a vivere il più a lungo possibile? Ecco cosa bisogna fare:

  • prediligere la vita indoor, avendo cura di arricchire l' ambiente a misura di gatto. 
  • fare visite periodiche dal veterinario.
  • portarlo dal veterinario ai primi sintomi di malattia, non dopo settimane o mesi che la situazione è peggiorata.
  • farsi venire dubbi per ogni cambiamento di comportamento del micio.
  • applicare regolarmente gli antiparassitari.
  • vaccinarlo regolarmente.
  • tenere sotto controllo il peso. 


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