La paura di interagire come le nuove tecnologie alimentano le fobie dei giovani. Ne soffrono molti giovani e la maggior parte di essi non vuole rispondere al telefono.
Negli ultimi anni i giovani, si trovano ad affrontare una crescente serie di fobie legate molto spesso all' interazione sociale, spasso amplificate dall' uso delle nuove tecnologie. Tra queste l' ansia da prestazione, e la pura del giudizio sono diventate le più comuni rendendo difficile per molti instaurare relazioni interpersonali in modo diretto.
Un altro fenomeno emergente è la fobia sociale, che spinge i giovani ad evitare situazioni che potrebbero essere al centro dell' attenzione. Ciò si traduce in una preferenza per la comunicazione digitale, dove il controllo delle risposte e l' assenza di interazioni immediate riducono l' ansia.
Le fobie legate all' uso delle tecnologie possono manifestarsi in diverse forme come la dipendenza da smartphone o l' ansia da disconnessione.
E' importante sottolineare che queste fobie non sono una conseguenza dell' uso della tecnologia, ma riflettono anche pressioni sociali ancora più ampie.
La generazione muta
Negli ultimi anni è emerso un fenomeno che ha portato a definire i giovani la "generazione muta". Oggi i giovani spagnoli preferiscono rifiutare le chiamate telefoniche, utilizzando invece app di messaggistica come WhatsApp. Secondo un' indagine ben il 96,8 percento di loro utilizza questo strumento solo per comunicare con amici e famigliari. Nonostante la presenza diffusa di smartphone in quasi tutte le case, l' uso delle chiamate è drasticamente diminuito, e una parte significativa afferma di associare le chiamate inattese a brutte notizie. Molti giovani considerano le chiamate come uno spreco di tempo preferiscono gestire le conversazioni in modo più controllato attraverso messaggi o note vocali. Al contempo mostrano una maggiore disponibilità a rispondere alle chiamate di lavoro rispetto a quelle di amici e famigliari. Questo trend evidenzia un cambiamento significativo nel modo in cui i giovani interagiscono, preferendo canali di comunicazione meno diretti e più gestibili.
L' ansia delle chiamate
Nonostante i membri della Generazione Z e i millennials trascorrono in media quattro ore al giorno sui loro dispositivi mobili, evitano di ricevere chiamate in modo casuale. Spesso si giustificano con la mancanza di attenzione o problemi di ricezione, un dato allarmante è che l' 81 percento dei millennials avverte ansia prima di effettuare una chiamata, questo disagio a volte e un vero e proprio terrore che sfocia in "telefonofobia". La telefonofobia va oltre una semplice preferenza alla messaggistica, rappresenta un limite significativo nella vita quotidiana di chi ne soffre. Colpisce in particolare coloro che pur utilizzando lo smartphone, trovano difficile affrontare la comunicazione diretta. Questo fenomeno si intreccia anche con la nomofobia, l' ansia di trovarsi senza telefono, evidenziando come le nuove modalità di comunicazione stiano influenzando profondamente le interazioni sociali e il benessere psicologico dei giovani.
Commenti
Posta un commento