Il panda gigante è ancora vulnerabile: salvato dall' estinzione, ma non ancora fuori pericolo
Per molto tempo è stato il simbolo degli animali a rischio di estinzione, ma dal 2016 L' Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha ufficializzato il suo passaggio delle categoria delle specie "vulnerabili". Un cambiamento che riflette l' aumento della popolazione, che negli studi più recenti è stimato in circa 1.800 individui in natura. Il 16 marzo si celebra la giornata del Panda animale mammifero simbolo della Cina amato in tutto il pianeta e tornato alla ribalta anche come protagonista della pellicola Kung Fu Panda.
La scoperta di questo animale da parte del mondo occidentale risale al 1869 quando il gesuita francese, padre Armando David, lo descrisse per la prima volta. Un tempo il panda viveva lungo tutto il sud e l' est della Cina, oltre che in Myanmar e Vietnam Settentrionale, ma lo sviluppo e l' esplosione della popolazione umana lo hanno poi confinato nelle foreste di bambù e di conifere nei rilievi montuosi della Cina sud occidentale. La ripresa della specie è il risultato di una serie di sforzi concertati, tra cui la creazione di riserve naturali, il rispristino dell' habitat, programmi di riproduzione in cattività e la lotta al bracconaggio.
Pur appartenendo alla famiglia degli ursidi, a differenza degli orsi il panda si nutre soprattutto di canne di bambù e germogli. Le sue caratteristiche macchie nere e bianche lo aiutano a mini mitizzarsi e a comunicare con gli altri esemplari. In particolare uno studio nel 2017 pubblicato sulla rivista Behavioral Ecology dei ricercatori della California a Davis e Long Beach ha chiarito il mistero della pelliccia bicolore del panda: le macchie bianche servono all' animale per mimetizzarsi nella neve, mentre quelle nere lo aiutano a nascondersi all' ombra della foresta. I tocchi di nero sulle orecchie e intorno agli occhi, infine, sono usati come segnali di comunicazione tra simili. Per giungere a questa scoperta gli scienziati hanno confrontato le varie porzioni della pelliccia del panda con quelle di altre 159 specie di carnivori e 39 sottospecie di orso, con l' obbiettivo di dedurre la loro funzione biologica. Una duplice colorazione deriverebbe dall' alimentazione.
Il panda gigante simbolo del WWF della sua fondazione (1961), è ancora oggi minacciato da perdita e frammentazione dell' habitat, legato all' antropizzazione diffusa, cambiamento climatico, bassa diversità genetica, causata dalla difficoltà di spostamento degli individui che restano spesso isolati nelle aree dove sono nati. Per garantire la sopravvivenza a lungo termine del panda gigante è necessario continuare a investire nella protezione dell' habitat, rafforzare la collaborazione con le comunità locali, in modo da combattere gli atti illegali di bracconaggio e monitorare attentamente i parametri biologici della popolazione per intervenire nelle aree più critiche. E' importante anche limitare la costruzione di nuove infrastrutture nelle aree centrali per conservazione dei panda.
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