Il successo di Ni una màs è anche quello di un percorso di sensibilizzazione di Netflix sui temi della violenza sessuale e di genere

 




Ni una màs è una serie che parla di abusi, violenza, solitudine durante il periodo dell' adolescenza facendo riferimento a un romanzo omonimo e soprattutto al movimento femminista e trans-femminista Non una di meno, nato in Argentina nel 2016 e presente ancora anche in Italia

Dal giorno in cui il #MeToo ha  fatto la sua provvidenziale e necessaria comparsa sulla scena, andando a scovare quelle zone d'ombra dentro le quali le donne finivano spesso, senza avere alcuna possibilità di uscita. Il movimento femminista contro le molestie e la violenza sessuale e di genere ha cambiato una volta e per sempre la società, le prospettive e la consapevolezza. Un primo passo nella direzione giusta è stato fatto di condivisione e di unione da parte delle donne fa sì che si crei una forza sottile e sotterranea che prima  sembrava preclusa. 

La nuova serie disponibile su Netflix Ni una màs, fin dal titolo che a che fare con questo tema, e non tralascia di esplorare ogni aspetto. Al centro delle vicende basate sull' omonimo romanzo di Miguel Sàz Carral, c' è un gruppo di diciasettenni di un liceo, alle prese coni più classici problemi adolescenziali, a cui si aggiunge però un' aggressione a sfondo sessuale. Quando Alma scavalca il cancello della scuola e appende uno striscione in cui denuncia la presenza di un violentatore all' interno dell' istituto, le autorità scolastiche decidono di chiamare la polizia. Nessuno sembra preoccuparsi o curarsi della verità del messaggio, mentre appare diffusa e radicata la convinzione che la ragazza menta, forse per attirare l' attenzione o per creare il solito scompiglio. Con un flashback di 48 ore, seguiamo le orme di Alma dal momento in cui torna a casa dalle lezioni, alla fuga di nascosto per andare a una festa con la migliore amica Greta. Festa alla quale tornerà solo dopo parecchie ore, diversa e ignara di quello che le è accaduto  durante la notte. L' interrogativo di cosa le sia successo  e chi ne sia responsabile in qualche modo muove le fila del racconto in una storia, che pesca a piene mani da ciò le circonda nella cronaca reale ma anche la serie che l' hanno preceduta. Se il tema delle molestie è prioritario, fungendo al tempo stesso da fil rouge alla narrazione, quest' ultima contiene numerose altre suggestioni spunti di riflessione. Tutto più o meno legato alla sessualità e allo sviluppo personale. I giovani protagonisti stanno vivendo una  fase di sperimentazione, di ricerca della propria identità. 

Con un'insistenza sulle figure femminili e sulla fluidità di una generazione,  che oramai prescinde e  rifiuta qualsiasi tipo di etichetta, la serie  riflette le problematiche di oggi, in parte figlie con quelle di ieri. A partire da una genitorialità assente o incapace di ascoltare, comprendere e guidare i propri figli.  

Questi si trovano dinnanzi davanti a infinite strade da poter percorrere, senza sapere come scegliere quella giusta. Oltre a creare  ritmo e fornire il contesto, e caratterizzare il linguaggio multimediale facilita la veicolazione la fruizione e lo scambio sullo show, sebbene possa precludere l'interesse di molti adulti avvezzi  a un tipo di racconto più convenzionale. Ni una màs sfrutta l' escamotage e riesce a presentare tutti i fili narrativi dei vari personaggi spingendo a carpirne tra le righe, o meglio tra le emoji segreti e verità. 




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