Genitori contro TikTok: promuove tra i giovani contenuti nocivi. Uno studio lo conferma

 



Cresce la preoccupazione per gli effetti provocati dall' utilizzo dei social media da parte degli adolescenti. In Francia, come segnala la rivista La Conversation, i genitori iniziano a mobilitarsi: a novembre sette famiglie hanno citato in giudizio TikTok con l' accusa di promuovere tra i giovani contenuti nocivi che aumentano il rischio di disturbi alimentari e comportamenti autolesivi. A marzo una Commissione Parlamentare dell' Assemblèe Nationale, ha ricevuto un rapporto scientifico redatto da due ricercatori, Fabrice Lollia e Yamina Bouadi: conferma un possibile ruolo dei social media nell' aumentare la vulnerabilità degli adolescenti. Viene indicata la necessità di elementi di controllo parentale, stabilire precisi orari di utilizzo, avviare una specifica formazione per lo sviluppo di un atteggiamento critico nei confronti dei contenuti con i quali i ragazzi vengono in contatto. Infatti, studi recenti dimostrano che la loro esposizione a contenuti violenti, sessualmente espliciti, o umilianti inducono un' ansia crescente, soprattutto quando si accompagnano alla dinamica psicologica di una continua comparazione con gli altri. Un' esposizione che avviene senza alcuna mediazione educativa, ma a diretto contatto con quanto propongono gli influencer. 

Discorso senza fine 

Ne derivano forme di narcisismo fragile sostenute dalla necessità di apparire, mentre l' algoritmo dei social media opera per fornire a ciascuno specifiche virali nei percorsi di attenzione, in un sistema che risulta perfetto per creare una dipendenza psicologica acritica. Le tecnologie basate sullo scrollamento infinito e sulla gratificazione immediata disturbano l' attenzione e modificano il rapporto con le emozioni, spiega Fabrice Lollia. In particolare TikTok agisce come una scorciatoia emotiva che sostituisce la riflessione con l' impulso. La completa assenza di una gerarchia di valori mescola assieme testimonianze, fatti, contenuti pseudoscientifici, argomenti politici in un discorso senza fine che genera una confusione cognitiva. Si perde completamente il valore della verifica dei fatti e della realtà e delle notizie, a favore del numero di contatti e like. 

In attesa di una gestione ragionevole di questa esperienza incontrollata, le famiglie e certamente la scuola, possono attrezzarsi con iniziative di formazione dei ragazzi, finalizzate a sviluppare un approccio critico ai contenuti e una presa di coscienza dei rischi connessi alla dipendenza indotta da un flusso ininterrotto di contenuti gestiti da un algoritmo. 

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