Svolta: i delfini usano un vero linguaggio, la scienza lo dimostra

 


C'è voluto mezzo secolo di registrazioni subacquee, centinaia di ore di osservazione, e alla fine l' intelligenza artificiale, ma finalmente abbiamo la prova: i delfini non solo comunicano ma hanno un vero e proprio linguaggio

La notizia ha fatto il giro del mondo quando un team di ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institution ha vinto il prestigioso premio Coller Dolittle per aver dimostrato che i fischi non-signature dei delfini di Sarasota vengono utilizzati da tutti i membri del gruppo con significati diversi, proprio come le parole nella lingua umana. 

I delfini hanno un linguaggio: la scoperta che cambia tutto

Per decenni gli scienziati hanno studiato i "fischi firma" dei delfini, quei suoni caratteristici che ogni esemplare sviluppa da giovane e mantiene per tutta la vita, funzionando essenzialmente come un nome. Ma questi rappresentano circa la metà delle vocalizzazioni dei delfini. L' altra metà, i cosiddetti fischi non-signature, sono rimasti largamente inesplorati. 
Il team guidato dalla biologa Laela Sayigh del Woods hole Oceanographic Institution, insieme a Vincent Janik dell' Università di St. Andrews, Frants Jensen dell' Università di Aarhus, e Randall Wells del Sarasota Dolphin Research Program, ha dimostrato che questi fischi "non-signature" hanno una funzione molto più sofisticata di quanto si immaginasse. Sono un linguaggio vero e proprio il linguaggio dei delfini. 
La ricerca premiata con 100.000 dollari, dalla Jeremy Coller Foundation, ha identificato tipi distinti di fischi non-signature, utilizzati da più delfini per comunicare. Grazie a esperimenti di riproduzione sonora condotti in condizioni completamente naturali in mare aperto, il team ha scoperto che un particolare tipo di fischio non-signature provoca una risposta di evitamento, suggerendo una funzione di allarme

La tecnologia al servizio delle comunicazione interspecie 

Non si muove solo il Sarasota Dolphin Research Program: Google ha sviluppato DolphinGemma un modello di intelligenza artificiale progettato per analizzare e decifrare i suoni naturali emessi dai delfini. Questo sistema basato su tecnologie audio avanzate e dotato di circa 400 milioni di parametri, è in grado di identificare modelli sonori ricorrenti e persino prevedere quali suoni seguiranno in sequenza, in modo simile a come funzionano i modelli di intelligenza artificiale per il linguaggio umano. 
Il modello è stato addestrato sul database acustico Wild Dolphin Project, che comprende decenni di registrazioni di stenelle maculate atlantiche. L' obbiettivo è quello di svelare le strutture nascoste e i possibili significati nella comunicazione naturale dei delfini. 

Il linguaggio dei delfini non solo nome e cognome 

Quella che emerge è una visione rivoluzionaria della comunicazione dei delfini. Non si tratta solo di riconoscersi a vicenda o di coordinarsi durante la caccia. ma di un vero e proprio sistema linguistico con elementi condivisi. Un secondo fischio non-signature identificato dai ricercatori sembra avere una funzione interrogativa, prodotta in risposta a situazioni inaspettate o non famigliari. 

Le implicazioni del riconoscimento di un linguaggio dei delfini 

Riconoscere che i delfini utilizzano un linguaggio vero e proprio ha profonde implicazioni etiche. Se questi mammiferi marini possono comunicare idee complesse tra loro, potremmo dover riconsiderare il nostro rapporto con loro e le responsabilità che ne derivano. 
Il Coller Dolittle Challange rappresenta un passo importante in questa direzione. Come spiegato sul sito della fondazione, il premio da 10 milioni verrà assegnato a chi riuscirà a decifrare il codice della comunicazione interspecie. Nel frattempo premi annuali di 100.000 dollari supportano ricerche promettenti in questo campo. 

E ora? Il prossimo passo è parlare con loro 

Progetti come CHAT, sviluppato in collaborazione con il Georgia Institute of Technology, stanno già esplorando la possibilità di interazioni bidirezionali con i delfini. Questo computer subacqueo è progettato per creare un vocabolario condiviso basato su fischi artificiali associati a oggetti famigliari ai delfini. 
Nel concreto come riportato da Trieste All News, lo strumento genera fischi sintetici riferiti ad ambienti comuni nell' habitat dei delfini, come alghe o erbe marine, con l' intento di addestrare gli animali a imitare questi fischi per riferirsi agli elementi in questione. 



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