Nei giovani d' oggi aumenta il consumo di sostanze e diminuiscono relazioni e condivisione. E' la fotografia impietosa che emerge dall' ultimo rapporto EspadItalia, relativo al 2024, che, grazie, al lavoro dei ricercatori dell' Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, prova a restituire una fotografia dei comportamenti a rischio tra gli studenti delle scuole superiori di secondo grado. Con il titolo "Sotto la Superficie le nuove sfide degli adolescenti tra rischi e quotidianità" lo studio ha analizzato il comportamento di oltre venti mila studenti, 52 percento maschi e con il 62 percento di minorenni, che provengono in maniera equilibrata da aree urbane o rurali.
A maggio la EUDA (European Union Drugs Agency) l' agenzia europea che studia, e monitora e coordina le politiche sulle droghe e sulle dipendenze in Europa nata dall' evoluzione dell' EMCDDA, aveva sottolineato che nel 2024 il progetto European School Survey Project on Alcohol and other Drugs, ha compito i trent'anni dalla nascita dell' iniziativa sul monitoraggio dei comportamenti a rischio degli adolescenti in Europa in 37 paesi partecipanti. Sebbene l' attenzione resta concentrata sui comportamenti e sulle tendenze connesse all' uso di sostanze, questa edizione introduce una nuova attenzione particolare per il benessere mentale e le attività di prevenzione, riconoscendo la crescente importanza di questi aspetti nel determinare gli esiti per la salute degli adolescenti. Con l' evolversi dei comportamenti di questa fascia d' età, il monitoraggio a lungo termine ESPAD continua a fornire informazioni essenziali per orientare gli sforzi di prevenzione e di definizione delle politiche, garantendo che le risposte rimangano efficaci e pertinenti. E infatti, il rapporto oltre ad analizzare l' utilizzo di stupefacenti e farmaci, e stimolanti, si sofferma sulle abitudini dei ragazzi nei confronti del gioco d' azzardo, di Internet, delle relazioni sociali, del gaming, di tendenze come quelle degli hikikomori e nei comportamenti violenti.
Soddisfazione personale, internet e digitali
La soddisfazione personale rimane intorno al sessanta percento, ma con un calo rispetto ai livelli pre-pandemici. Le ragazze riportano sistematicamente livelli sempre più bassi di autostima e benessere, un segnale di un disagio psicologico che continua a crescere anche dopo l' emergenza sanitaria. Le relazioni famigliari restano un punto di riferimento per quasi l' ottanta percento degli studenti si dichiara soddisfatto del rapporto con i genitori, anche se cresce la quota di chi segnala conflitti o mancanza di dialogo. Sul fronte delle amicizie, l' 83 percento dichiara di avere un buon rapporto con i propri coetanei, ma un terzo riferisce di aver avuto problemi significativi con gli amici, un dato che riferisce un indebolimento del tessuto relazionale. Il digitale è oramai un' estensione strutturale della vita quotidiana dei giovani. Il 93 percento utilizza internet ogni giorno e la maggioranza trascorre oltre quattro ore online, soprattutto le ragazze. L' attività più diffusa e l' uso di chat e social network (90 percento), seguita dalla fruizione di contenuti digitali (83 percento) e dalla ricerca delle informazioni (79 percento). I ragazzi risultano più coinvolti nel gaming. Ma il dato preoccupante è l' uso problematico di Internet: irritabilità, ansia quando si è offline, perdita di sonno e isolamento sociale sono indicatori di una vera e propria dipendenza digitale. I ricercatori tendono a sottolineare che in generale l' uso di Internet diminuisce con l' aumentare dell' età. Un capitolo cruciale è dedicato alla violenza tra pari, che coinvolge una parte significativa degli adolescenti, con forme che vanno dalle zuffe alle aggressioni vere e proprie. Spesso la violenza viene ripresa e diffusa online, trasformandosi in spettacolo e strumento di consenso nel gruppo dei pari. Si delinea un modello di socialità ambivalente, in cui l'approvazione sociale pesa più dell' empatia reale. Basti pensare che metà degli studenti è stata vittima di cyberbullismo almeno una volta nella vita, il 47 percento nel corso dell'ultimo anno.
Consumo di sostanze
A livello di consumo di sostanze la cannabis è ancora la sostanza illecita più comunemente consumata, sebbene la prevalenza di uso nella vita sia scesa al livello più basso dal 1995, con il 27 percento che ha detto di averla provata almeno una volta nella vita. Sei studenti su dieci dichiarano di aver consumato almeno un prodotto a base di nicotina nella vita. Le sigarette tradizionali sono in diminuzione, ma vengono sostituite da quelle elettroniche, dispositivi a tabacco riscaldato e nicotine pouches, spesso percepiti come meno nocivi e quindi più accettabili. Il fenomeno mostra un chiaro spostamento del consumo esclusivo al policonsumo, con una diffusione crescente tra le ragazze. L'industria della nicotina, attraversa la diversificazione aromatica e il marketing, sembra aver trovato nuovi canali per mantenere viva la dipendenza tra i giovani.
L' alcol continua a essere l'elemento più radicato della socialità adolescenziale, oltre tre quarti degli studenti ne fa uso regolarmente. Si abbassa anche l'età del primo episodio di ubriachezza, che per una quota crescente avviene prima dei quattordici anni, segnali di una familiarità precoce con l' intossicazione e di un bisogno di sperimentazione che si accompagna a fragilità emotiva e a mancanza di modelli adulti credibili. Uno dei dati più significativi è l' aumento dell' uso di psicofarmaci senza prescrizione che raggiunge il livello più alto di sempre, il ventuno percento soprattutto tra le ragazze. Si tratta spesso di ansiolitici o sonniferi reperiti in famiglia o online, utilizzati per gestire ansia, insonnia, o stress emotivo. Parallelamente, cresce la presenza di sostanze sintetiche, in particolare stimolanti di nuova generazione, che rappresentano una sfida crescente per la prevenzione: prodotti spesso facilmente reperibili sul web e difficili da individuare con i metodi tradizionali.
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